Dal metallo al prodotto

Abbiamo scoperto che è possibile partecipare ad una visita alla Gaibotti Fonderia Metalli a Castegnato, in provincia di Brescia. Volevamo vedere come si passa dal metallo fuso ad un oggetto fatto e finito e abbiamo scelto quindi un’azienda con un importante passato alle spalle, oltre ad una lunga storia. Ci è stata data la possibilità di fare un tour nella fabbrica, dove ci sono stati mostrati i vari macchinari e le tecniche utilizzate. È stato davvero sorprendente e stimolante vedere come si costruisce un oggetto partendo da materiali semplici.

LA STORIA DELLA FONDERIA

All’inizio della visita viene raccontata la storia di questa azienda. La Gaibotti nasce nel 1929, grazie al suo fondatore Paolo Gaibotti. Inizialmente si occupava soltanto della produzione di un unico prodotto, parti di compassi e per farlo, utilizzava una sola materia prima, che era l’ottone.
Successivamente, la produzione fu allargata. Si iniziò quindi ad utilizzare altri materiali, come l’alluminio e a produrre altri oggetti, in particolare pentole e paioli.

L’azienda ha poi continuato ad allargarsi ed evolversi. Ad oggi la produzione spazia di tantissimi prodotti finiti, che vanno da oggetti di utilizzo domestico ad oggetti utilizzati in vari settori industriali. La formazione e la ricerca di nuove opportunità di produzione sono sempre al primo posto in questa azienda. Ogni giorno sono valutate nuove materie prime e vengono vagliate le possibilità di costruire nuovi prodotti finiti. Sicuramente tutto questo fa parte della grande forza della ditta Gaibotti, che gli ha permesso di arrivare a quasi 80 anni di attività.

LA CURA AL CLIENTE

Siamo rimasti molto colpiti, durante la visita, nel vedere come l’azienda si rapporta con i propri clienti. I lavori svolti sono trattati dall’iniziale prototipo fino alla realizzazione finale in concerto con la clientela, che può spaziare dal piccolo negozio, alla grande industria. Si possono trovare quindi lavoratori addetti alla costruzione del prototipo, impegnati anche nell’eventuale miglioria dell’idea iniziale del prodotto, e infine addetti alla produzione.
Questo ci ha colpito, è un enorme pregio per un’azienda, che dimostra così serietà e amore per il proprio lavoro.

TRE REPARTI DI ECCELLENZA

La fonderia è suddivisa in tre reparti. Li abbiamo visitati tutti e sono ne rimasti affascinati.
Il primo reparto viene chiamato reparto terra. Qui si trovano vari macchinari che permettono la produzione di oggetti di piccole e medie dimensioni, oltre alla possibilità di produrre staffe di varie grandezze.

Il secondo reparto si chiama reparto conchiglia. Il nome deriva dal fatto che i macchinari usano degli stampi personalizzabili per la produzione dell’oggetto desiderato. Gli stampi che si possono utilizzare sono tanti e diversi tra loro e possono essere concordati con il cliente. Tutto questo grazie anche alla disponibilità di macchinari con capienza diversa.

Il terzo e ultimo reparto è il reparto qualità. Qui vengono controllati i materiali prodotti, affinché rispecchino esattamente le richieste della clientela. Anche in questo caso i macchinari a disposizione sono tantissimi e di alta qualità. Quello che incuriosisce di più è lo spettrometro, di cui non conoscevamo il funzionamento. Ci hanno quindi spiegato che tramite questo strumento si riescono ad analizzare i materiali che si sono miscelati per comporre la lega di alluminio, utilizzata nella produzione dell’oggetto.

Per avere un’idea di quanto questa azienda e il lavoro che fa sia interessante, vi lasciamo il link del loro sito, www.fonderiagaibotti.com, tramite il quale potrete avere altre informazioni. Al termine della visita non possiamo che dirci soddisfatti. Abbiamo imparato moltissime cose. Le persone che ci lavorano e che abbiamo incontrato sono state accoglienti e si sono confermate preparatissime in tutti i settori in cui è suddivisa l’azienda. Ovviamente non ci siamo fatti scappare l’elenco dei rivenditori dei prodotti Gaibotti che andremo sicuramente a ricercare e valutare di conseguenza. La qualità e la serietà di questa azienda sono sicuramente degli incentivi all’acquisto.

Di Patrick